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20 maggio 2012

La mafia è una montagna di merda



Sono all'incirca le 7.45 del 19 maggio quando di fronte all'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi si scatena l’inferno. Tre bombole di gas piazzate davanti a scuola esplodono uccidendo una ragazza e ferendo altri sette studenti. Melissa Bassi, 16 anni, di Mesagne, non ce la fa. Il suo corpo è devastato dalle ustioni. Muore in ospedale. La sua amica Veronica Capodieci viene ricoverata in gravi condizioni.

Il mio pensiero ritorna a quel 12 dicembre 1969 a Milano in quella Banca a Piazza Fontana dove morirono 17 persone e 88 furono ferite. E poi in sequenza le immagini dei treni che deragliano, la Questura di Milano, Piazza della Loggia, la stazione di Bologna ..... tutto per riportare in Italia la "normalità". Nessun mandante ha mai pagato per tutte quelle morti.

Secondo la Commissione antimafia "Rappresentare la mafia con gli stereotipi accennati e dare di essa l’immagine di una piovra o di un cancro, significa far apparire una organizzazione fatta di uomini, armi, denaro, relazioni politiche e finanziarie, come un qualcosa di inafferrabile e di invincibile."

Secondo Giovanni Falcone « La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. »

Non dobbiamo arrenderci e non dobbiamo spostare la lotta sul piano che vogliono loro.
La mafia si combatte con la cultura della legalità.

Contro la strategia della tensione, rivolta democratica - micromega-online - micromega

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