Rosaura si risveglia chiamando Basilio, al quale confessa di ricordarsi il suo ultimo sogno: ma questo non è finzione, perché la donna è rinchiusa, emaciata ed in punto di morte, in un lager nazista.
Rosaura è conscia di aver passato tre diversi mondi: l'aristocratico, i bassifondi ed il piccolo borghese, mentre la sua situazione è di vittima delle SS.Dopo una patetica descrizione del proprio corpo e della propria misera condizione, emette un grido di speranza: un sogno nel quale il popolo, fasciato dei colori del comunismo, intervenga unito contro le sopraffazioni del potere.
Basilio la ascolta per chiudere la tragedia dicendole che quanto da lei auspicato è un sogno, ma non sarà mai realtà.
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