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17 luglio 2010

La vita è un sogno ?

"[...] Non siamo più uomini; non abbiamo più neanche la vita balzana degli animali; siamo cose di cui solo gli altri possono disporre. Dobbiamo fare ribrezzo, per poter essere usati meglio da chi lo vuole; perchè una sola libertà ci rimane: quella di tradirci. E infatti, ognuno di noi, cova, col suo leggero tanfo malato alle viscere, il desiderio di poter finalmente ammiccare ai suoi padroni, che vengono a condannarlo. Vogliamo essere noi i primi aiutanti dei nostri assassini, che hanno inventato complicati meccanismi per ucciderci insieme. [...]"

Rosaura si risveglia chiamando Basilio, al quale confessa di ricordarsi il suo ultimo sogno: ma questo non è finzione, perché la donna è rinchiusa, emaciata ed in punto di morte, in un lager nazista.
Rosaura è conscia di aver passato tre diversi mondi: l'aristocratico, i bassifondi ed il piccolo borghese, mentre la sua situazione è di vittima delle SS.


Dopo una patetica descrizione del proprio corpo e della propria misera condizione, emette un grido di speranza: un sogno nel quale il popolo, fasciato dei colori del comunismo, intervenga unito contro le sopraffazioni del potere.
Basilio la ascolta per chiudere la tragedia dicendole che quanto da lei auspicato è un sogno, ma non sarà mai realtà.



[P.P. Pasolini, "Calderòn": XVI EPISODIO - Rosaura risponde a Basilio]

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